La Storia della Finlandia
Originariamente abitata dall'uomo già dal 10000-8000a.C., l'area finlandese fu occupata da popolazioni dedite alla caccia e all'agricoltura insediatesi soprattutto lungo la costa; con l'età del ferro e del bronzo (1500a.C.- 1150 d.C.) si produssero i primi manufatti che costituiscono oggi i reperti archeologici della Finlandia.
Durante il periodo vichingo, VIII secolo a.C., i commercianti concentrarono i propri interessi sul Mar Baltico dando inizio alla comunicazione commerciale con il resto dell'Europa.
Il problema maggiore di questa Nazione, tuttavia, era dato dal fatto che in essa mancasse un potere centrale in grado di amministrare tutta la regione, cosicché la Finlandia finì con l'essere asservita al potere della Svezia fino al 1809; fatto che, da un certo punto di vista, non era del tutto negativo poiché la Svezia garantiva protezione alla Finlandia, la quale non avrebbe potuto affrontare da sola eventuali aggressioni di popoli nemici come la Russia.
Nel 1216 essa divenne parte integrante del Regno di Svezia.
Ciò nonostante alcune zone della Finlandia furono conquistate dalla Russia, benché la prima riuscì ad accrescere la propria autonomia di granducato, con istituzioni proprie: lo Zar era rappresentato da un governatore generale e il Senato era composto esclusivamente da rappresentanti finlandesi.
Subentrò però il problema della lingua all'interno del sistema scolastico: all'epoca coesistevano la lingua finlandese 'lingua ufficiale ma parlata da una minoranza- svedese e russa.
Non mancavano gli scontri interni tra 'bianchi', pervasi da tendenze nazionaliste che ebbero la meglio, e i 'rossi',appoggiati dai Russi; queste lotte causarono la morte di oltre 30000 finlandesi.
A seguito della Rivoluzione comunista in Russia e la caduta dello Zar lo Stato finlandese fece sì che il senato approvasse l'indipendenza, proclamata il 6 Dicembre 1917 ma di fatto riconosciuta il 4 Gennaio 1918.
Nel 1919 nacque la Repubblica di Finlandia la cui presidenza fu affidata a Stahlberg; l'anno seguente con la pace di Tartu acquistò dalla Russia il territorio di Petsamo e raggiunse la superficie di 348477 chilometri quadrati.
Durante la Seconda Guerra mondiale la Russia attaccò guerra alla Finlandia dato che quest'ultima si rifiutò di concedere all' Unione Sovietica la collocazione di basi militari in territorio finlandese: ebbe inizio nel 1939 la cosiddetta Guerra d'Inverno combattuta sino al 1940, quando la Finlandia si arrese e firmò il Trattato di Mosca con cessione della Cerelia, della base di Hango e di alcuni territori nei distretti di Salla e Petsamo. Si formò la Repubblica socialista sovietica Carelo-Finlandese.
Nonostante la pace fosse stata firmata, i rapporti con la Russia rimasero precari e la Finlandia ormai isolata dalle altre Nazioni alleate occidentali chiese l'appoggio della Germania con la quale fu in grado di riottenere parte dei territori persi della Cerelia.
Il 1° Marzo 1945 dichiarò guerra anche alla Germania, rea di non aver evacuato i territori occupati in Lapponia; la pace fu ristabilita a breve tempo.
Il Paese, uscito da continue guerre, si ritrovò dunque indebolito specie sotto il profilo economico a causa delle sanzioni di guerra imposte dalla Russia.
La politica estera del dopoguerra si concentrò sull'intesa con la Russia con cui sottoscrisse due patti di amicizia, uno nel 1948 l'altro nel 1955; cedette loro altresì l'Istmo della Cerelia.
In politica interna si sono succedute diverse coalizioni guidate dai socialdemocratici i quali hanno poi ceduto la guida del governo ai partiti di centro-destra.
La disgregazione della Russia, sostegno per il commercio finlandese, coincise con un difficilissimo periodo di crisi per la Finlandia che dovette far fronte ad un tasso di disoccupazione senza precedenti.
Nel 1955 la Finlandia entrò a far parte delle Nazioni Unite e del Consiglio Nordico; grazie al Presidente Koivisto essa fece il suo ingresso nel Consiglio d'Europa nel 1989 e nell'Unione Europea nel 1995.
Ad oggi è uno dei Paesi più sviluppati al mondo e, secondo alcune rilevazioni fatte agli inizi del XXI secolo, il meno corrotto.